Nino Migliori
Nino Migliori rappresenta uno dei principali fotografi italiani del secondo dopoguerra, con delle capacità artistiche e fotografiche fuori dal comune. La fotografia neorelista di Nino Migliori è artistica ma non pittoresca: il suo intento è quello di documentare una realtà umana dov'è ancora vivo e acceso il ricordo della guerra. Ovviamente questo obiettivo è raggiunto al meglio e dà vita ad una forma artistica davvero affascinante.
Henri Cartier-Bresson
Henri Cartier-Bresson racconta: La macchina fotografica è per me un blocco di schizzi, lo strumento dell’intuito e della spontaneità, il
detentore dell’attimo che, in termini visivi, interroga e decide nello stesso tempo. Per “significare” il mondo, bisogna sentirsi coinvolto in ciò che si inquadra nel mirino. Questo atteggiamento esige concentrazione, sensibilità, senso geometrico.
E’ attraverso un’economia di mezzi e soprattutto l’abnegazione di sé che si raggiunge la semplicità espressiva.
Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà convengono per captare la realtà fugace; a questo punti l’immagine catturata diviene una grande gioia fisica e intellettuale.
Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. E’ porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore.
E’ un modo di vivere.
E’ attraverso un’economia di mezzi e soprattutto l’abnegazione di sé che si raggiunge la semplicità espressiva.
Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà convengono per captare la realtà fugace; a questo punti l’immagine catturata diviene una grande gioia fisica e intellettuale.
Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. E’ porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore.
E’ un modo di vivere.
Richard Avedon
Richard Avedon è considerato uno dei più grandi fotografi americani: senza il suo lavoro sarebbe impossibile scrivere la storia della fotografia. E’ stato il primo ad infrangere le barriere tra la cosiddetta fotografia impegnata e quella disimpegnata.
Per oltre 50 anni è stato uno dei nomi più importanti del mondo della moda.Anche nel ritratto, a cui l’autore si è dedicato contemporaneamente alle foto di moda, lo stile di Avedon si è imposto per la sua intensità, emotivamente denso e permeato di atmosfere cupe.
Per oltre 50 anni è stato uno dei nomi più importanti del mondo della moda.Anche nel ritratto, a cui l’autore si è dedicato contemporaneamente alle foto di moda, lo stile di Avedon si è imposto per la sua intensità, emotivamente denso e permeato di atmosfere cupe.
Ansel Adams
Inequivocabilmente, lo statunitense Ansel Adams è uno dei più celebri e celebrati fotografi di paesaggio, interpretato secondo inviolabili toni di bianco-bianco, nero-nero e grigio-grigio ben distribuiti sulla stampa finale. La sua personalità fotografica è stata commentata da autorevoli critici, che hanno sprecati termini elogiativi assoluti. In pochi casi, però, l’esercizio estetico di Ansel Adams, sempre sereno e possente, è stato messo in pertinente combinazione con le sue analisi tecniche, che stanno alla base di tutto il suo lavoro.